A spasso tra le tombe

di Alan Bradley.

Quinto libro della serie "I Misteri di Flavia De Luce", pubblicato da Sellerio Editore, di cui io NON amo per niente la scelta di fare tutte le uscite identiche, con questa copertina blu con immagine riquadrata, e di scarsa qualità anche perché non ha la copertina plastificata.

Della stessa serie in Italia sono usciti:
 editi da Mondadori
 - Flavia De Luce e il delitto nel campo dei cetrioli (The Sweetness at the Bottom of the Pie), 2009 . 
- La morte non è cosa per ragazzine (The Weed that Strings the Hangman's Bag), 2010.
editi da Sellerio
- Aringhe rosse senza mostarda (A Red Herring Without Mustard), 2011.
- Il Natale di Flavia De Luce (I Am Half-Sick of Shadows), 2011.

Tralasciando (1)la traduzione dei titoli discutibile, (2)il fatto che solo noi in Italia non abbiamo capito che forse era bello avere una stessa grafica di base, in quanto serie di libri, (3) che non sono neanche stati pubblicati dallo stesso editore, e che quindi il lettore poteva smarrirsi e non capire....i libri di Alan Bradley sono fantastici.

Le cover dell'edizione americana

Del primo libro ne avevo già parlato qui, non sapendo di imbarcarmi in una avventura fantastica, con dei compagni di viaggio unici e irripetibili.

Trama:

La più gotica e appassionante tra le storie di Flavia de Luce, una miscela di poliziesco scientifico, giallo d’azione e romanzo di formazione, in cui la giovane detective è sempre più partecipe e consapevole del mondo degli adulti.

«Curiosa come qualsiasi ragazzina. Competente come pochi investigatori. Flavia de Luce è unica per questo» (Marco Malvaldi).
Traduzione dall'inglese di Alfonso Geraci
Titolo originale: Speaking from among the bones
Sebbene non sia praticante, a Flavia de Luce piace l’atmosfera della parrocchia in questo cinquecentesimo anniversario della morte di San Tancredi. Si sta per aprire il suo sepolcro e il serafico vicario dirige sventatamente i lavori. Sicché appena può, l’undicenne detective lascia il prediletto laboratorio di chimica, smette i litigi con le terribili sorelle Feely e Daffy, e corre a curiosare.
Ha in corso un esperimento sul sangue e sta cercando di risolvere il mistero di un pipistrello morto dentro le canne di un organo. Quindi non è del tutto fuori tema la macabra scoperta che capita proprio a lei di fare. Dietro la mastodontica pietra tombale, nell’antro dove dovrebbero trovarsi le sante ossa, spunta il cadavere del signor Collicut, mascherato con un aggeggio di gomma. Era questi l’organista della chiesa, «un angioletto dai riccioli biondi» e dalle abitudini strambe, la cui presunta partenza l’estate prima non aveva stupito nessuno. Prima di chiedersi il perché, da abile investigatrice Flavia si concentra sul come. Un duplice mistero: come è morto Collicut, e dove sono finite le ossa di San Tancredi? Le altre risposte verranno in seguito, grazie alla sua sapienza di chimica, all’audacia avventurosa nei colpi di scena, alla competizione-collaborazione con il severo ispettore Hewitt. La serie di Flavia de Luce amalgama il mistero criminale di una specie di Mrs Marple adolescente (con la capacità nuova di un dominio scientifico della scena del delitto) con la grazia impertinente di una ambientazione nella più classica campagna inglese 1950 (ma ormai al tramonto della sua classicità). Flavia corre da un’avventura a una sorpresa a un pericolo, scioglie enigmi polizieschi, in un’atmosfera tenera ma anche spregiudicata, tra personaggi bizzarri unici eppure tipici. Dove al posto della smorfia criminale c’è il ghigno bislacco. Lei stessa che domina ogni momento è un miscuglio indimenticabile di innocenza e provocazioni continue a tutto ciò che ha intorno.

by Sellerio.




La protagonista è Flavia, una bambina di undici anni unica nel suo genere, infatti Flavia è appassionata di chimica e in particolare di veleni. Intelligentissima per la sua età fa parte di una antica famiglia, i De Luce, che vivono a Buckshaw, una tenuta che si trova a Bishop's Lacey, un paesino inglese inventato dall'autore.

Mappa di Bishop's Lacey e dintorni
Buckshaw (una ipotetica)

Flavia ha il suo mezzo di trasporto, Gladys, una bicicletta nera appartenuta a sua madre. In questo capitolo della serie, Flavia ritrova un cadavere nella camera antistante la cripta di San Tancredi, il santo del villaggio. Ma purtroppo non sarà il corpo del santo, bensì quello di un abitante del paese ad essere esumato. La vicenda porterà Flavia a conoscere nuovi personaggi e ad approfondire il legame con altri già conosciuti nella serie.

Gladys, la bicicletta nera di Flavia.



Ovviamente non mancherà il senso dell'umorismo e l'intelligenza di Flavia, che ci terrà compagnia per tutte le pagine e ci accompagnerà alla scoperta del colpevole.
Un altro fantastico capitolo di questa serie di libri nata dalla penna di Alan Bradley.














Longbourn House

di Jo Baker.


Da appassionata di Jane Austen, non potevo mancare la lettura di questo libro, che ho preso subito appena ho saputo che era uscito.

Il libro è il racconto di "Orgoglio e pregiudizio" dal punto di vista della servitù, dal piano inferiore di Longbourn appunto.
La protagonista è Sarah, la cameriera della casa, che si occupa dei lavori pesanti, come il bucato e anche di seguire le signorine Bennet nei loro bisogni, insieme a Polly e alla governante Mrs. Hill.

Nel libro i fatti importanti di "Orgoglio e pregiudizio" si intuiscono, ma la storia principale è la vita di Sarah e il suo amore per James, un valletto che viene assunto a Longbourn. I toni sono diretti e schietti, i sentimenti, le paure, il dolore e la gioia sono ben raccontati e non mancano i colpi di scena.




Trama:

C'era una volta la famiglia Bennet: un padre distratto, una madre soffocante e cinque figlie da maritare. Jane Austen ne racconta magistralmente i signorili affanni in Orgoglio e pregiudizio, ma tace sulla servitú che dall'alba a tarda notte si affaccendava perché la conversazione in salotto scorresse serena. Jo Baker svela una metà del mondo popolata di ombre che, mentre cucinano e puliscono per gli altri, vivono vite e nutrono speranze proprie. E che sotto gli abiti di seconda mano nascondono segreti, ferite e passioni non meno intense di quelle che animano i piani superiori.

by Einaudi.

Molto interessante capire i retroscena di una vita agiata cosa cela invece per le cameriere; alzatacce alle cinque di mattina per scaldare l'acqua da portare nelle camere per far lavare la famiglia, svuotare i vasi da notte, lavare le pezze delle signore, fare il bucato, dar da mangiare ai maiali e alle galline, lucidare interminabili paia di scarpe.



Groombridge place, location di Longbourn in Orgoglio e Pregiudizio.
Un mondo difficile, dove noi vediamo solo la nobiltà mangiare, viaggiare, andare ai balli, e mai ci chiediamo come si lavavano i vestiti all'epoca; una sottogonna sporca di fango voleva dire, per Sarah, scorticarsi le mani a forza di strofinare. Un racconto molto bello dove i caratteri sono ben delineati e oltretutto si legge anche un piccolo continuato oltre la classica storia del romanzo "Orgoglio e pregiudizio.

Louis Leopold Boily (1761-1845) Giovane donna stira
Mappa relazioni tra i personaggi



Andromeda Heights

di Banana Yoshimoto.

La mia autrice preferita, quella di cui non perdo neanche un libro.
Annualmente, se non quasi, esce un suo libro, sono sempre poche pagine, intorno al centinaio ma 100 pagine di emozioni.

Trama:
Quando la nonna guaritrice decide di lasciare il Giappone, Shizukuishi si ritrova improvvisamente sola e deve abituarsi in fretta alla vita in città: uno spazio nuovo, incomprensibile e persino minaccioso. Porta sempre dentro di sé il ricordo della vita tra le sue amate montagne, in comunione perfetta con piante e animali, ripensa alle notti stellate e al verde brillante, alle mille manifestazioni della natura, agli sguardi delle persone che si avventuravano per quei sentieri impervi serbando nel cuore la speranza di una guarigione. Lontana dal suo ambiente, Shizukuishi cercherà una nuova famiglia, una casa in cui tornare, qualcuno da amare, una dimensione in cui poter essere se stessa.E un giardino pieno di cactus. Una storia di solidarietà e amicizia, di rispetto per la natura e per gli esseri umani. Piccoli gesti, percezioni sottili, silenziosi linguaggi: un romanzo che invita a sospendere per qualche ora l’incredulità e a tornare alla gioia tranquilla delle cose semplici.

Andromeda Height è il primo capitolo de "Il Regno", una piccola saga. La protagonista, Shizukuishi,
deve il suo nome a una specie di cactus che suo nonno amava particolarmente. Shizukuishi vive con la nonna in montagna, dove preparano tè medicinali con le erbe selvatiche: dokudami, bambù, funghi di montagna, kaki, aloe, foglie di pesco ecc.
"E' semplice: parlando con le persone capisco cos'è che non va nel loro corpo, quindi preparo un tè in grado di trasmettere energia a una parte specifica. Siamo noi stessi a curarci, ma tendiamo tutti a dimenticarlo: il tè non è altro che l'innesco destinato a risvegliare quell'energia."
Il loro rapporto con la natura è molto stretto, e la ragazza conosce solo la nonna e i vari clienti che le raggiungono nella loro casa/ studio. Tutto cambia quando l'industrializzazione rovina l'equilibrio della montagna e della sua vegetazione e la nonna decide di andare a vivere a Malta con un uomo. Per Shizukuishi inizia una nuova vita.
"Fino a pochissimo tempo fa non facevo che rimpiangere le cose perdute, mentre ora matura dentro di me la consapevolezza di non aver perduto niente. E' sufficiente possedere un corpo, un cuore e un'anima, e non difetteremo di nulla."

 Arrivata in città la protagonista non è abituata ai ritmi cittadini, alla moltitudine delle persone, allo
stress. Trova un'appartamento a pian terreno con un piccolissimo giardino dove coltiva le sue piante e dove tiene i suoi amati cactus. Infatti dalla montagna la nonna le aveva lasciato il cactus dei mirtilli, il preferito del nonno. Trova anche un lavoro che le piace molto, assistente di Kaede, un uomo sensitivo benvoluto nel quartiere. Kaede è un uomo molto bello e sensibile e dalla vista debole, che grazie alle sue qualità "sente" le persone e ne legge il passato e futuro.
Shizukuishi con lui si sente tranquilla e in equilibrio con se stessa.


Un giorno, mentre visitava un grande e famoso giardino conosce anche Shin'ichiro, un uomo gentile,, che vi lavora e si prende cura della zona dei catus. Trai due nasce un rapporto di amore e sostegno, qualcosa di slegato dal solo rapporto fisico, qualcosa di più profondo.
In questo periodo Shizukuishi cerca il suo equilibrio nella nuova vita senza la nonna, senza la montagna, e trova persone importanti che la aiuteranno in un momento speciale.
La perdita di alcuni suoi cactus sarà solo l'inizio per una nuova fase della sua vita, infatti Shizukuishi sarà la protagonista anche di "Il dolore, leombre, la magia" il secondo capitolo de "Il Regno".


Nord e sud

di Elizabeth Gaskell.


Finalmente uscito in italiano, questo libro l'ho letto tutto d'un fiato. Complice l'estate e il tempo libero e la voglia di leggerlo.

Trama:
Nord e Sud fu il titolo voluto dall’editore, non quello pensato da Elizabeth Gaskell, che sul frontespizio immaginava il nome della sua eroina, Margaret Hale. Sono le due polarità geografiche e la maturazione della protagonista a fornire i temi cardine del romanzo: Margaret, trasferitasi da Helstone, fiabesco villaggio del Sud, a Milton-Northern, popolosa città manifatturiera del Nord, si trova bruscamente immessa nel mondo nuovo, e per molti aspetti irriconoscibile, prodotto dall’industrializzazione. La famiglia Hale, che coltiva valori tradizionali, è totalmente estranea alla frenetica vita del centro industriale in piena espansione, alla nascente lotta di classe fra padroni e operai, all’inquinamento e al degrado sociale. Eppure Margaret stringe presto amicizia con Bessy Higgins, una ragazza ammalatasi per le pessime condizioni di lavoro in fabbrica, e con il padre Nicholas, sindacalista impegnato attivamente nel movimento operaio: prendendo a cuore la famiglia, inizia a nutrire curiosità e interessi fino a quel momento sconosciuti. Subito complesso si rivela, invece, il rapporto con John Thornton, allievo del signor Hale e padrone di uno dei più importanti cotonifici di Milton: Margaret è combattuta tra l’ammirazione per l’uomo che si è fatto da solo, contando unicamente sulle proprie capacità, e l’ostilità per l’industriale che, a suo giudizio, è responsabile delle misere condizioni di vita dei suoi operai. Attraverso l’occhio di un’anima incorrotta, Gaskell rappresenta così la corruzione dei tempi nuovi, e non li condanna. Anzi auspica soluzioni che sintetizzino i due opposti, la vita arcaica e quella moderna, in modo che la prima dia contenuto alla seconda. Grazie al vissuto doloroso, suo e dell’ambiente soffocato che la circonda, la sua eroina acquisisce identità, supera i pregiudizi e apprende una nuova etica, incarnando la congiunzione fra passato e futuro, fra uomini e donne, fra padroni e operai. Fra Nord e Sud.


La prima cosa che mi è piaciuta è stata l'ambientazione, o meglio le ambientazioni; due cittadine, Helstone paese agricolo al sud e Milton città industriale del nord. Due vite molto diverse per Margaret, la protagonista, che passa dalla natura, tranquillità e passeggiate pomeridiane, al freddo, inquinato e frenetico.
Possibile ubicazione di Helstone
Helstone
Possibile ubicazione di Milton
A Milton Margaret non trova solo cose negative, infatti stringe un legame di amicizia con la figlia di un operai del posto, Bessy Higgins. Durante le sue visite alla famiglia si sottolineano le differenze tra nord e sud e Margaret scopre la vita operaia in fabbrica. Se ne parla molto nel romanzo, senza tuttavia entrare troppo nello specifico. Grazie alle fabbriche, la cittadina di Milton è cresciuta e conosciuta in tutto il paese. Il proprietario di una della maggiori fabbriche della zona è John Thornton, un commerciante borghese. All'inizio l'incontro tra i due è stridente e duro, Margaret lo vede solo come un commerciante senza cuore interessato solo alla sua fabbrica e non al benessere dei suoi operai.

North & South BBC

Ovviamente durante le varie vicende, sfortunate e non del libro, Margaret si ricrede a poco a poco. Sarà prima lui a dichiararsi, contro anche il consiglio della madre e poi dopo averlo rifiutato in modo duro e con parole cattive, Margaret inizierà ad innamorarsi.

North & South BBC
Finale scontato, addolcito da qualche buona relazione e colpo di scena.
Rimane comunque un classico da leggere ed avere nella propria libreria.





Vanessa e Virginia

di Susan Sellers.


Ho comprato questo libro perché mi chiamava dallo scaffale, oltre che per il titolo, anche per l'immagine di copertina.

La foto è una scena del film "The Hours"  del 2002, in cui si vedono pezzi della vita di Virginia Woolf e sua sorella Vanessa, di un personaggio omonimo di un libro della Woolf, e di un'altra donna, tutte e tre legate in qualche modo indissolubile una all'altra.
Film bellissimo con un montaggio da favola che ci fa passare nei diversi anni di ambientazione, fotografia ottima e ben curata e una recitazione da oscar di Maryl Streep e Nicole Kidman, nelle vesti di Virginia Woolf, insomma da vedere assolutamente.

Trama:
Vanessa e Virginia è la storia di due donne: la celebre scrittrice Virginia Woolf, autrice di capolavori come Gita al faro e La signora Dalloway, e sua sorella Vanessa Bell, pittrice. Cresciute nel perbenismo vittoriano di una famiglia borghese di Londra, le due sorelle lottarono fin dalla gioventù per liberarsene, seguendo ciascuna la propria vocazione artistica; all’inizio del Novecento, intorno a loro si raccolse il famoso «Circolo di Bloomsbury», un gruppo di intellettuali e artisti che avrebbe influenzato radicalmente la cultura inglese ed europea. Il romanzo, narrato dalla voce di Vanessa e strutturato per capitoli che fotografano diversi momenti nella vita delle due sorelle, ripercorre il loro rapporto, segnato da complicità, gelosia, competizione, reciproci tradimenti e inestirpabile affetto. Dai giochi dell’infanzia ai primi esperimenti creativi, a un’età adulta segnata da matrimoni, amanti e figli, lutti dolorosi, successi e fallimenti – fino, nel caso di Virginia, alla depressione e al suicidio – veniamo trasportati in un mondo complesso e affascinante che Vanessa, in quanto pittrice, racconta con un occhio particolare per le luci, i colori, le immagini, mettendoci a volte davanti a quelli che sembrano veri e propri quadri di vibrante intensità. Susan Sellers, che studia e cura da anni l’opera della Woolf, ha saputo creare un ritratto accuratissimo della grande scrittrice e del suo ambiente, ma al tempo stesso la storia commovente e universale di due donne separate e unite dalla forza straordinaria della loro personalità.

Copertina del film
The Hours, 2002
Il libro è come un diario scritto in prima persona da Vanessa Bell, sorella di Virginia Woolf. Piccoli capitoletti di scene della loro vita, da quando erano piccole, fino alla morte di Virginia. Raccontando sia fatti noti, che scene di vita quotidiane, il tutto ovviamente finemente romanzato.
 Dopo le prime fasi in cui sono con fratelli e sorelle a casa dei genitori, e Vanessa descrive il suo rapporto con la famiglia, poi, si assiste alla libertà delle due sorelle, in cui vanno a vivere da sole.
Durerà poco, Vanessa si innamora di Clive Bell, che diventerà suo marito, e che segnerà il primo distacco dal rapporto con Virginia. Quest'ultima sembra gelosa e si allontana ancora di più. Il secondo distacco ci sarà quando Vanessa diventerà madre di Julian e poi di Quentin.

Scene del film The Hours

Il matrimonio non dura molto da entrambe le parti, Vanessa si innamora di Duncan Grant, un pittore con cui divide la passione per l'arte. Con lui avrà una storia d'amore da cui nascerà Angelica ( anche se il cognome è quello del marito Bell).

Quentin, Angelica e Julian Bell, i figli di Vanessa

Duncan Grant
Vanessa Bell 1902


Si trasferiscono in varie case, sia per la guerra che per altri motivi, ma quella che più resterà nel cuore è Charleston House.
 Qui google maps per veder la posizione.
...Davanti alla casa c'era un laghetto ombreggiato da alberi. Mentre ero lì che guardavo, il sole è sbucato da dietro le nuvole, trasformando le clematidi da bianche ad argentee. La casa aveva un tetto di tegole rosse e finestre troppo grandi...
Charleston House

Interno di Charleston House
...Ambientarsi a Charleston non è stato facile. In casa non ci sono né acqua corrente né elettricità, e molte camere rimangono spoglie nonostante i mobili....
Molte parti del libro sono dedicate alla pittura, a come Vanessa la vedeva e la realizzava, a come sentiva l'impulso dei colori dentro di sé.

....Sono colpita dai colori, la cascata scarlatta di un vaso di ibisco, la luminosità accecante di un muro imbiancato a calce. E' come se i colori, prima separatamente, poi insieme, toccassero una serie di note che fanno risuonare una corda dentro di me. E che mi spronano in modo irresistibile a dipingere...



Vanessa Bell, Interno con Duncan Grant, 1934


Vanessa Bell, Leonard Woolf, 1941


Vanessa Bell, Virginia Woolf



Dipinto di Vanessa Bell

Vanessa non raggiungerà mai la notorietà che la sorella Virginia raggiunse con la scrittura, questo restò sempre un ostacolo tra le due, anche se il loro rapporto di sorelle era molto stretto e confidenziale.
Copertine dei libri di Virginia Woolf illustrate da Vanessa


Vanessa Bell e Virginia Wolf


Un libro raffinato e intelligente che raccotna una storia di vita.


Isabelle Arsenault e Kyo Maclear,
Virginia Wolf
Passiamo al resto...parlando di Virginia Woolf e del suo immenso universo. La bravissima Isabelle Arsenault ha illustrato questo bellissimo libro che parla in modo divertente e a modo suo di Virginia e Vanessa.











Tavole da Virginia Wolf







Mary Poppins

di Pamela Lyndon Travers.

Chi non ha letto Mary Poppins dopo aver visto il film di Walt Disney alzi una mano.
Io l'ho letto solo dopo aver visto un altro film, a mio parere molto più bello della storia di Mary Poppins, Saving Mr. Banks.
Fin da piccola il film non mi aveva entusiasmato se non per le canzoni, e a tuttoggi è così. Ma Saving Mr. Banks mi ha fatto scoprire due cose:
la prima è che il libro "Mary Poppins" non è un gran che (forse lo stile un po' vecchiotto  e gli aneddoti scontati),
la seconda che la scrittrice è molto, molto, molto più interessante di quello che scrive.

Iniziamo col dire che Pamela Lyndon Travers non è il suo vero nome, ma lo pseudonimo di Helen Lyndon Goff che nasce a Maryborough nel Queensland, Australia il 9 agosto1899. Successivamente si trasferisce in Inghilterra dove scrive articoli e poesie per alcune riviste.
 
Helen Lyndon Goff

Nel film si sottolinea come la sua vita abbia influenzato la scrittura del libro, e soprattutto il rapporto con suo padre Travers Robert Goff, che muore di influenza e con problemi di alcolismo quando lei aveva 7 anni.
Il padre Travers Robert Goff

Un sognatore, che raccontava storie e amava la propria famiglia ma con un grave problema di alcolismo che lo porta anche a essere retrocesso a impiegato regolare nella banca in cui lavora.
Helen ne soffre enormemente e nel suo libro crea una rivincita per il padre.






La madre Margaret Agnes Morehead Goff
Mary Poppins altro non è che la zia venuta ad aiutare nella nuova situazione familiare.
Ispira il personaggio, si pensa, su fatti accaduti nella sua infanzia. Helen crescendo ha un gran brutto carattere, che si rispecchia anche nel personaggio di Mary Poppins a mio avviso, che è si magico (prendono veramente il the sul soffitto) ma molte volte è la magia negli occhi dei due bambini Michael e Jane a far apparire le situazioni e i gesti magici.
Ogni capitoletto è una nuova avventura ma il tutto è molto lontano dalla magia che ci si aspetta.



La zia Helen Morehead
La vita di Pamela Travers è  ricca di avvenimenti, il carattere scontroso lo conoscerà anche Walt Disney, con cui ci saranno 20 anni di trattative per avere i diritti sul libro a farne un film.
Ci sono anche interviste, registrazioni e foto d'epoca della lavorazione del film a testimoniare questa difficoltà a relazionarsi con il mondo che aveva la scrittrice.
Una persona interessante di cui non ci sono ancora biografie in italiano e di cui si trovano solo spizzichi di informazioni in rete.






Insomma un film magico Saving Mr. Banks con un direttore della fotografia eccellente che richiama le atmosfere in modo sublime.